Ultimo giorno utile per l’invio della domanda di adesione alla definizione agevolata delle liti fiscali pendenti, esente dall’imposta di bollo, mediante trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate (termine prorogato, in luogo del 30.06.2023, dal decreto bollette n. 34/2023) e versamento degli importi dovuti. (Legge di Bilancio 2023, articolo 1, commi da 186 a 205).
Va presentata una distinta domanda di definizione per ciascuna controversia tributaria autonoma, ossia relativa al singolo atto impugnato.
Ricordiamo che la norma consente di definire con modalità agevolate le controversie tributarie pendenti alla data del 1° gennaio 2023, anche in Cassazione e a seguito di rinvio, in cui sono parte l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle dogane, aventi ad oggetto atti impositivi (avvisi di accertamento, provvedimenti di irrogazione delle sanzioni e ogni altro atto di imposizione), mediante il pagamento di un importo pari al valore della controversia.
Nel caso in cui gli importi dovuti superino i 1.000 euro, è ammesso il pagamento in un massimo di 20 rate di pari importo (5 anni), di cui le prime tre da versare, rispettivamente, entro il 30 settembre 2023, il 31 ottobre 2023 e il 20 dicembre 2023 e le successive entro il 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 20 dicembre di ciascun anno.
A seguito delle modifiche apportate in sede di conversione del decreto Bollette, è stata introdotta la possibilità, a scelta del contribuente, di versare le rate successive alle prime tre (a partire quindi dalla quarta) in un massimo di 51 rate mensili di pari importo, con scadenza entro l'ultimo giorno lavorativo di ciascun mese, a partire da gennaio 2024, fatta eccezione per il mese di dicembre di ciascun anno, per il quale la scadenza del termine di versamento resta ferma al giorno 20 del mese.
N.B. Il termine ordinario cadendo di sabato slitta al primo giorno lavorativo successivo, ovvero a lunedì 2 ottobre 2023