I datori di lavoro che intendono assumere un collaboratore familiare o una badante in relazione alla quota prevista dal decreto flussi 2023 possono fare richiesta con il click day di domani 4 dicembre 2023 ma per chi resta escluso c' è una nuova possibilità il 7 febbraio 2024, relativa alle quote 2024.
Si ricorda che sono disponibili 9.500 ingressi e sono state precompilate entro il 26 novembre oltre 86 mila domande, quasi 10 volte le quote previste e che la scadenza (teorica) è fissata al 31 dicembre 2023.
Il termine è in realtà solo teorico perche le domande vengono accolte, fatte salve le verifiche dei requisiti, in ordine cronologico di invio.
Se l’istanza non viene accolta per esaurimento delle quote il portale avvisa subito «La pratica risulta al momento non in quota».
Se, invece, la domanda viene accolta ci sono 60 giorni di attesa massima per avere i nulla osta dallo sportello unico per l’immigrazione . Solo con l'esito della prima domanda si potrà decidere se ripresentarla con il nuovo click day, come sottolineato dai rappresentati del centro studi dell'associazione dei datori di lavoro Assindatcolf, in quanto «Inserire una nuova domanda il 7 febbraio per lo stesso lavoratore – continua – significherebbe annullare la precedente.
Qui la piattaforma per le domande
Ricordiamo di seguito i requisiti e i passi necessari per la procedura.
1. Verifica requisito di reddito del datore di lavoro
Per l'accesso al click day del decreto flussi per l'assunzione di colf e badanti extracomunitari possono fare domanda:
- i datori di lavoro con reddito imponibile che non deve superare 20.000 euro in caso di unico componente della famiglia ;
- la soglia del reddito imponibile aumenta fino a 27.000 euro se il nucleo è composto da più familiari .
ATTENZIONE : Nel caso in cui il datore di lavoro sia una persona non autosufficiente che fa richiesta per una assistente familiare (badante) non c'è alcun requisito reddituale da rispettare.
Il ministero dell'interno ha recentemente chiarito che si fa riferimento
2 Richiesta disponibilità lavoratori al centro per l’impiego
Il secondo passaggio prevede l'obbligo di chiedere al centro per l’impiego competente se vi sono lavoratori già presenti in Italia disponibili per le mansioni di colf, badanti e baby sitter.
Per ottenere una risposta possono trascorrere fino a 20 giorni lavorativi, quindi è raccomandabile avviare la richiesta con l' apposito modulo il prima possibile. In assenza di risposta dopo 15 giorni si può procedere
Qui il modello necessario rilasciato da ANPAL .
3. Asseverazione del contratto
Il terzo passaggio riguarda l’asseverazione della certificazione da parte di professionisti abilitati o associazioni (come Assindatcolf):
- delle condizioni reddituali del datore, e
- delle condizioni contrattuali che si vogliono offrire al lavoratore.
Nella circolare operativa del ministero, viene specificato infatti che il domestico potrà essere assunto sia a tempo determinato che indeterminato, con orario pieno o parziale ma NON inferiore alle 20 ore alla settimana e con una retribuzione mensile non al di sotto dell’importo dell’assegno sociale pari a 503,27 euro.
Qui il modello di asseverazione ad uso di professionisti e associazioni .
4. Decreto flussi lavoro domestico: dopo il nulla osta attesa per il visto
Si ricorda che dopo aver ottenuto il nulla osta al lavoro in Italia è richiesto anche l'ottenimento del visto consolare da parte delle autorità del paese di provenienza , che spesso in passato ha avuto tempistiche molto lunghe.
5. Domanda di assunzione colf e badanti extracomunitari: chiarimenti sugli allegati
Una nota del Ministero dell'interno del 21 novembre 2023 pubblicata nell'applicativo per le domande ha precisato che entro il 26 novembre (termine ultimo per la compilazione delle istanze Decreto Flussi 2023) i soggetti privati che intendono procedere con l'assunzione di un lavoratore domestico attraverso le quote del decreto flussi dovevano allegare un’apposita autocertificazione in cui si dichiara di non essere tenuti alla presentazione di documenti che certifichino la posizione previdenziale e fiscale e all’iscrizione alla Camera di Commercio.
In particolare : il datore di lavoro persona fisica dovrà caricare nella sezione “Upload allegati”, nei campi “autocertificazione dell’iscrizione alla camera di commercio” e “autocertificazione della posizione previdenziale e fiscale”, una semplice dichiarazione nella quale sia indicata la propria qualità di singolo datore di lavoro persona fisica e pertanto di non essere tenuto alla presentazione di tali certificazioni.
ATTENZIONE precisato anche che per il punto “il proprio reddito al netto dell’imposta presentata” si deve intendere “il proprio reddito imponibile”.