Dopo lunghe trattative in Europa , è stato ufficializzato il prolungamento della decontribuzione Sud fino al 31 dicembre 2024. L'annuncio è stato fatto dal ministro per gli Affari UE e il PNRR, Raffaele Fitto, dopo un incontro con la vicepresidente della Commissione UE Vestager.
Ma attenzione: la proroga di sei mesi sarà applicabile solo per le assunzioni effettuate entro il 30 giugno 2024, ci sono quindi ancora pochi giorni per nuove assunzioni agevolate
L’Italia ha richiesto due modifiche al regime attuale: un aumento di bilancio di 2,9 miliardi di euro (portando il totale a 14,3 miliardi) e la proroga del periodo di riduzione dei contributi fino al 31 dicembre 2024.
Questa agevolazione ha registrato numeri record: nel 2023 ha incentivato 1.453.444 rapporti di lavoro, nel 2022 1.377.453, e nel 2021 1.224.044, secondo i dati rielaborati dall’Ufficio parlamentare di Bilancio
Rivediamo di seguito le regole e le ultime istruzioni INPS nel messaggio 4695/2023.
Qui il nuovo documento dell'Istituto circolare 82 2024
Decontribuzione Sud, un breve riepilogo
La misura consiste in una sgravio sui contributi previdenziali per i datori di lavoro privati con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Sono esclusi i premi e contributi INAIL. Non è previsto un massimale di sgravio contributivo individuale.
Si tratta di una agevolazione sui rapporti di lavoro dipendente tra le piu utilizzate (Secondo i dati dell'Osservatorio INPS nel 2022 da gennaio ad agosto la misura ha interessato quasi un milione di rapporti di lavoro) .
Va anche precisato che non si applica solo alle nuove assunzioni ma a tutti i rapporti in essere nel periodo agevolato.
Sono esclusi il settore del lavoro domestico, della finanza e dell'agricoltura.
Come detto, l'ultima proroga aveva previsto una riduzione dei contributi con una scala decrescente fino al 2029:
- dal 2022 e fino al 31 dicembre 2025 l’esonero è pari al 30% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro;
- per gli anni 2026 e 2027 l’esonero sarebbe sceso al 20%;
- per gli anni 2028 e 2029 lo sgravio sarebbe stato fissato al 10% .
Decontribuzione SUD: massimali 2024
L'inps aveva fornito le istruzioni operative per la fruizione dell'esonero fino a dicembre 2022 con la circolare 90 del 27 luglio 2022, riconfermate poi a dicembre 2022 con il messaggio 4593 2022.
Veniva anche ricordato che erano stati innalzati i massimali applicabili fino al mese di competenza dicembre 2023 che ammontavano a:
- – 300.000 euro per le imprese attive nei settori della pesca e dell'acquacoltura;
- – 2 milioni di euro per tutte le altre imprese ammissibili al regime di aiuti esistente.
Le nuove istruzioni precisano che il Temporary Framework europeo ha innalzato nuovamente i massimali, come segue:
- per i settori della pesca e dell’acquacoltura passano da 300mila a 335mila euro;
- per le altre imprese ammissibili all’aiuto, il massimale sale da 2 milioni a 2,25 milioni di euro.
Per i datori di lavoro che operano in più settori con massimali diversi, si devono rispettare i relativi limiti e non superare complessivamente il tetto di 2,25 milioni di euro.
Bonus Zes e Decontribuzione SUD
L’ultima proroga della decontribuzione Sud era stata concessa con l'intento di sostenere le imprese colpite dalle perturbazioni economiche derivanti dall’aggressione russa all’Ucraina, dalle sanzioni internazionali e dalle contromisure economiche adottate dalla Russia. Tuttavia, nonostante tali criticità economiche non siano ancora state superate, l'Unione Europea ha deciso di non estendere ulteriormente questo regime straordinario.
In risposta alla mancata proroga, il Decreto Legge 60/2024 ha introdotto il "bonus Zes" (articolo 24), uno sgravio contributivo destinato alle assunzioni nelle stesse regioni del Mezzogiorno, che però presenta criteri più restrittivi.
Questo incentivo infatti riguarda le assunzioni a tempo indeterminato effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 di lavoratori over 35 disoccupati da almeno 24 mesi, ed è riservato a imprese con un massimo di 10 dipendenti al momento dell’assunzione. Sono interessati dunque un numero più limitato di beneficiari.